Nani Moretti, in Caro Diario,metteva in chiaro una cosa.

Che non è detto che la maggioranza abbia sempre ragione.

Lo diceva dal punto di vista esistenziale – politico, caratteristica del suo stile narrativo.l

Dal punto di vista democratico è auspicabile,dico io, che vincano le maggioranze, anche se Lenin non la pensava allo stesso modo.

Come insegnavano i Greci,infatti,le maggioranze sono portatrici di opinioni, di sensibilità anche basse, di luoghi comuni etc.

La cultura di massa spaventa da sempre.

Dal punto di vista individuale si direbbe che” nella mia anima,  anche un sorriso può fare rumore, ” come cantava l’Equipe 84, conferiva già senso alla questione.

La maggioranza, come ricordava Hegel, riprendendo il Faust di Goethe, disprezza scienza e ragione, finendo per sprofondare nell’Inferno.

Ma anche le minoranze, di tutti i generi, sono settarie  quando, abbracciando la  legge del cuore,( amare l’umanità), affondano nel mare della follia, ( la violenza rivoluzionaria come sacrifico connesso all’emancipazione universale, ad esempio).

Non rimane che sbirciare nell’elogio dell’introspezione, che deve scontrarsi con l’alterità nemica del mondo.

Quando E. Kant scrive  che, “bisogna  trattare gli altri non sempre come mezzo, ma anche come fine”, crea il principio che porta all’autonomia della libertà.

E’ un principio che coincide con la vera essenza del buon anno.